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Come guadagnare fino a 7.000€ al mese affittando casa tua | Non è uno scherzo, fallo subito con questa piattaforma

Affitta la tua casa ai turisti e guadagna anche 7mila euro al mese - Lineadiretta24.it
Affitta la tua casa ai turisti e guadagna anche 7mila euro al mese – Lineadiretta24.it (Fonte Depositphotos)

La tua bellissima casa può aiutarti a ottenere un ingresso secondario fino a 7000 euro ogni mese quando ti iscrivi a questa piattaforma, una scelta che cambierà ogni cosa. 

Sta cambiando considerevolmente il modo di viaggiare e un tempo la scelta tra alberghi o B&B era scontata, ormai non più. Da un decennio a questa parte nulla è più come prima, dato che sono in aumento le case da poter affittare tramite agenzia, da privato o da chi mette a disposizione la loro stessa abitazione o una sola stanza.

Una rivoluzione cominciata con piattaforme come Booking e AirBnb, quest’ultima diretta a coloro che vogliono mettere a disposizione la propria casa tutta o in parte, per tutto l’anno o determinati periodi. Una possibilità di guadagno che è stata colta da migliaia di italiani, i quali hanno conquistato una seconda entrata facendo diventare l’abitazioneeconomicamente sostenibile“.

Al tempo stesso, il successo riscosso in questo ambito ha fatto sì che moltissime persone decidessero di investire avviando un’attività dedicata al settore del turismo sempre più in espansione.

Sulla base di tale motivazione, dunque, è giusto chiedersi: cosa serve per potersi mettere in gioco insieme alla casa di nostra proprietà?

Come affittare la tua casa e guadagnare anche più di 7000 euro ogni mese?

Non si tratta di una fake news, ma di una realtà consolidata in tutto il mondo nonché opportunità di guadagno che negli ultimi anni è stata accolta da moltissimi italiani, in quanto non ci sono vincoli restrittivi in tal senso. AirBnb è un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, nonché una delle piattaforme di riferimento per coloro che hanno deciso di investire in questo settore. La prima cosa da definire è la seguente: possiamo mettere a disposizione l’immobile di proprietà, anche se si tratta della prima casa. Altro aspetto fondamentale, dunque, riguarda la possibilità di affittare una sola stanza o tutto l’immobile quando non ci troviamo in loco, così da continuare a poter sostenere tutte le spese che una casa comporta tra consumi e tasse.

Per poter rientrare nei canoni richiesti dai turisti, bisogna rispondere a questi tre requisiti: in che città si trova? Quali sono le dimensioni e lo status dell’alloggio messo a disposizione dell’affitto? Periodo dell’anno quando viene reso disponibile. Basti pensare che, a seconda del tipo di città di riferimento, il costo degli alloggi si aggira tra i 50 e 100 euro al giorno, con un guadagno mensile che parte anche da 1000 euro e superare persino i 7000 euro.

Fai diventare la tua abitazione una casa vacanza - Lineadiretta24.it
Fai diventare la tua abitazione una casa vacanza – Lineadiretta24.it (Fonte Depositphotos)

Cosa serve per mettere in affitto la propria casa su questa piattaforma per turisti?

Nel momento in cui vi registrate su AirBnb, nello specifico, diventerete degli host e quindi soggetti a valutazioni da parte degli ospiti e non solo, dato che anche quest’ultimo può recensire chi ha scelto la sua abitazione consigliandolo o meno agli altri host. Per cominciare a guadagnare su questa piattaforma dovete solo registrarvi con nome e cognome, data di nascita e mail di riferimento, aggiungete anche le foto della casa insieme a una descrizione e il costo per giorno, concludete indicando anche un metodo di pagamento e il gioco è fatto. La vostra avventura può cominciare.

Ricordate per bene che non serve una partita iva per poter mettere in affitto la casa su AirBnb e altre piattaforme simili, ma ogni ingresso economico va ugualmente dichiarato al fisco. In ogni caso, AirBnb richiede una commissione del 12% su ogni prenotazione che l’host riceve, percentuale che si abbassa con soggiorni di lunga durata. Discorso diverso se le case presenti su questi portali sono più di quattro, motivo per cui servirà l’apertura della partita iva con codice ateco destinato allo scopo e iscrizione alla Camera di Commercio.