Leonardo Pieraccioni, che delirio sul set: “Presto, lo perdiamo, lo perdiamo” | Tutta colpa di una canottiera
L’attore fiorentino in questi giorni è di nuovo sul set: racconta a tutta Italia quel terribile episodio in cui non respirava più.
Come non riconoscere che Leonardo Pieraccioni negli anni è diventato un regista e attore cinematografico davvero molto amato dal pubblico. Il suo talento venne alla luce a soli 16 anni: dopo due anni da perito aziendale, partecipò al programma Un ciak per artisti domani, presentato nel 1981 da Carlo Conti. Da quegli anni, l’attore ne ha fatta di strada, crescendo su quel set che l’ha reso uno degli attori più celebri in Italia.
Il suo lavoro gli fece conoscere anche ‘Una moglie bellissima’, ossia Laura Torrisi, attrice del film, ma successivamente anche compagna amorosa di Leonardo Pieraccioni. La coppia è stata insieme per diversi anni, mettendo alla luce Martina nel 2010; tuttavia, la relazione fu destinata a concludersi.
Lei attualmente conduce Questo non lo sò fare, in onda su Food Network, mentre lui ha iniziato in questi giorni le riprese di Pare Parecchio Parigi. Quest’ultimo è un film di Leonardo Pieraccioni, prodotto da Levante con Rai Cinema, che vede come protagonisti principali Leonardo Pieraccioni, Chiara Francini, Giulia Bevilacqua e Nino Frassica.
Chissà se questa volta il costumista darà consigli sulla forma fisica di Leonardo Pieraccioni: non tutti lo sanno, ma qualche mese fa l’attore ha raccontato di quel episodio in cui si è visto incastrato in una faccenda davvero scomoda a causa dei suoi chili di troppo, tanto che c’è stato bisogno dell’intervento di altre persone.
“Non arriva più sangue al cervello”: il racconto shock di Leonardo Pieraccioni
A raccontare quanto accaduto, è stato lui stesso sul suo profilo Instagram, dove si mostra in canottiera color carne e con in didascalia un racconto alquanto bizzarro. Questo episodio poteva rivelarsi davvero drammatico, visto che ad un certo punto Leonardo smise di respirare. L’accaduto risale a qualche anno fa: “alla vigilia delle riprese di un film mi sentii che mi lamentavo ‘dovrei perdere 3 o 4 chili’. Mi si avvicinò – riferendosi al costumista – e sottovoce mi disse ‘fatti trovare domattina alle 7 zona Pantheon. Che paura – aggiunge Pieraccioni -. Pensavo a qualcosa d’illegale: un punturone americano, uno stregone del Burkina Faso. Invece mi fece entrare, incappucciato per non essere riconosciuto, in una sartoria ancora chiusa dove una sarta mi cucì questa sorta di canottiera/pancera strettissima che mi avrebbe fatto ‘perdere 6 chili’ in un botto”.
Purtroppo però, non tutto andò per il verso giusto: “Il primo giorno di riprese in tre me la fecero scivolare addosso, io uscì dalla roulotte e tra la canottiera stringente, il caldo e la vergogna di averla indossata iniziai a sudare come una fontana e a parlare senza congiuntivi perché non mi arrivava il sangue al cervello. Passò davanti a me un macchinista che mi chiese: ‘A Leonà ma che te senti male?‘”.
Leonardo decise di rientrare in roulotte, ma proprio in quel momento: “in quattro si aggrapparono alla canottierina che nel frattempo mi si era appiccicata addosso ‘presto, presto, lo perdiamo, lo perdiamo’”, affermò uno dei presenti. Per fortuna per Leonardo tutto si concluse nel migliore dei modi, o quasi: “Riuscirono a togliermela ed io ricominciai a respirare anche se da allora tutti tutti i congiuntivi non mi sono mai più tornati”.