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Allarme Botulino | Massima attenzione a 5 segnali: potresti rischiare la vita

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allarme botulino – lineadiretta24.it (fonte web)

Attenzione alle intossicazioni da botulino: ecco i 5 alert che possono segnalare la presenza della neurotossina letale.

I piaceri della tavola rappresentano certamente una parentesi di beatitudine nella routine quotidiana. In particolar modo gli italiani prediligono in genere un tipo di cucina genuino e dal sapore mediterraneo, e milioni di massaie industriose preparano in casa ghiotti manicaretti, per la gioia di ospiti e familiari.

Uno dei condimenti più gettonati della tradizionale pasta è certamente la colorata conserva, spesso polposa e grezza, oppure vellutata e amabile al palato. La classica salsa di pomodoro impreziosisce portate a base di spaghetti, fusilli e rigatoni, e si rivela inoltre necessaria nella preparazione di fragranti ragù, come nella migliore tradizione bolognese.

L’unico inconveniente della preparazione casalinga è il rischio che la conserva sviluppi al suo interno il botulino. Questo batterio anaerobio è in grado di produrre una potentissima neurotossina che, se ingerita, può arrecare effetti devastanti nell’organismo umano.

Si rilevano infatti, in caso di ingestione accidentale, episodi di nausea, vomito, diarrea, dolori muscolari, secchezza delle fauci, alterazioni visive e persino disturbi respiratori. Nei casi più gravi, può inoltre dare luogo a letali paralisi respiratorie, in grado di provocare persino la morte nei soggetti intossicati. Scopriamo i 5 segnali rivelatori per scongiurare le contaminazioni da botulino nelle nostre conserve home-made.

Contaminazione da botulino: occhio a questi alert

Il botulino si configura come un batterio particolarmente infido a causa della sua invisibilità. Gli alimenti contaminati, infatti, spesso vantano un aspetto perfettamente salubre e regolare, e si rende quindi necessario controllarli con attenzione.

Il primo segnale di sospetta contaminazione sono sicuramente i rigonfiamenti anomali sul coperchio delle conserve: in caso di dubbio, gettate nella spazzatura l’alimento, avendo cura di separare opportunamente i rifiuti prodotti. In secondo luogo, verificate la presenza di eventuali bollicine che, dal fondo del barattolo, risalgono sino alla superficie. Anche in questo caso, si consiglia di cestinare interamente la salsa. Attenzione inoltre all’aspetto dell’olio di conservazione: se opalescente, può denunciare la presenza di botulino. Idem per il burro: se l’odore appare rancido alle narici, potrebbe essere un effetto collaterale della tossina. Prestate infine un occhio di riguardo allo stato generale dell’alimento conservato: cambiamenti di colore repentini suggeriscono potenziali contaminazioni nocive.

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spaghetti al pomodoro – lineadiretta24.it (fonte pexels)

Altri alimenti ad alto rischio contaminazione

La potenziale presenza di botulino è ravvisabile anche in altre tipologie di cibi, ad esempio negli insaccati e carni affumicate a lunga conservazione, nonché nelle conserve vegetali, a base di fagioli, cipolle, peperoni e melanzane sott’olio.

Un occhio di riguardo, inoltre, anche per le conserve a base animale, ad esempio quelle contenenti tonno e carne in scatola. Attenzione inoltre ai pesti casalinghi, come quelli di rucola e basilico: in questo caso consigliamo la cottura del prodotto fresco e appena preparato, in modo da scongiurare qualsivoglia rischio per la salute.