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Pagamenti POS: ecco come ti fanno pagare una margherita 966€ | Non ti accorgi di nulla, il dispositivo segna l’importo corretto ma il conto si prosciuga

Pagamento POS (depositphotos) - lineadiretta24.it
Pagamento POS (depositphotos) – lineadiretta24.it

Qualcosa di davvero assurdo sta accadendo per quanto riguarda i pagamenti con il POS: tutti rischiano di incapparvi.

Negli ultimi decenni il sistema bancario così come quello di pagamento è stato ampiamente e profondamente rivoluzionato grazie al progredire della tecnologia utilizzata quotidianamente.

L’utilizzo dei contanti è ormai quasi esclusiva abitudine delle persone più anziane, mentre tutte le altre generazioni tendono a pagare attraverso carta di credito, debito o comunque pagamenti di tipo elettronico, visto che, tra l’altro, gli esercenti devono poter garantire questa possibilità ai clienti.

Per non parlare della rivoluzione dell’online banking, che sta portando, sì, alla desertificazione bancaria, ma che permette agli utenti di evitare file agli sportelli e di recarsi presso il proprio istituto bancario per ogni piccola operazione da svolgere per la gestione del proprio patrimonio.

I vantaggi sono moltissimi, ma i lati oscuri sono altrettanti: aumentano le truffe digitali all’aumentare della diffusione del fenomeno dei pagamenti elettronici, ecco cosa è accaduto, ad esempio, in una pizzeria di Varese.

Pizze costosissime

Questa pizzeria di Varese aveva iniziato a truffare i clienti proprio attraverso l’utilizzo del POS: sono stati scoperti perché un avventore particolarmente attento ha notato una voce sullo scontrino di circa 1000 euro per una pizza!

Si tratta di una pizzeria d’asporto a Busto Arsizio, per altro con un gruppo di clienti fissi, ormai fidelizzati, proprio per questo il caso ha fatto ancora più scalpore, visto che oltre a essere messa in atto una truffa, gli esercenti hanno anche tradito la fiducia del giro dei propri clienti.

Truffa in pizzeria (depositphotos) - lineadiretta24.it
Truffa in pizzeria (depositphotos) – lineadiretta24.it

Il denaro prelevato

L’inganno consisteva nella scusa del POS rotto: il ristoratore, grazie a questa giustificazione, faceva ripetere più volte il pagamento al cliente, senza però annullare le transazioni spacciate come negate o non andate a buon fine. Quindi, alla fine, lo scontrino in mano al cliente riportava la cifra corretta, ma questa era stata già addebitata molte volte a sua insaputa.

Nel periodo tra marzo e giugno 2021, però, un cliente aveva contestato in quanto si era accorto di aver superato il limite mensile della carta di credito di ben 5000 euro: a quel punto di era accorto di aver pagato una pizza margherita ben 966 euro. La pizzeria al momento è sottoposta a indagini il cui scopo è quello di accertare la truffa.