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Ti fermano al casello per un normale controllo, riparti in mutande | Ti tolgono tutto, pure le scarpe

Casello: ti lasciano in mutande (depositphotos) - lineadiretta24.it
Casello: ti lasciano in mutande (depositphotos) – lineadiretta24.it

Via tutto per un avventore che si è semplicemente presentato a un casello: ecco cosa è accaduto, episodio incredibile.

I controlli della polizia stradale non sono così frequenti al casello autostradale, eppure la situazione è differente per quanto riguarda, invece, i controlli doganali, che hanno una importanza fondamentale per mantenere la sicurezza e assicurare la legalità nel nostro paese.

A quanto pare negli ultimi giorni proprio alla dogana è accaduto un episodio che ha dell’incredibile, una vicenda in cui, ancora una volta, le forze armate si sono dimostrate all’altezza del proprio compito.

Hanno, infatti, sventato la possibile introduzione di merce illegale in Italia: sembrava un controllo di rito, eppure sono riusciti a scovare un sospetto e lo hanno privato di tutti gli indumenti.

L’intero fatto si è verificato presso la dogana turistica di Brogeda: a essere fermato un milanese di 47 anni che ha proseguito praticamente “in mutande”.

L’accaduto

Durante un controllo apparentemente normale, i funzionari della Guardia di Finanza avevano posto le solite domande al quarantasettenne milanese, che non aveva dichiarato nulla di ciò che in realtà stava trasportando all’interno del Paese.

Grazie alla professionalità e all’attenzione al dettagli della finanza, il malvivente è stato scoperto nonostante la mancanza di dichiarazioni: all’interno del bagagliaio della sua auto è stato trovato di tutto e di più. Si trattava di una serie di merci che superavano decisamente il valore di franchigia di 300 euro che costituisce il limite per il trasporto senza la dichiarazione.

Gli hanno tolto tutto (depositphotos) - lineadiretta24.it
Gli hanno tolto tutto (depositphotos) – lineadiretta24.it

Una vicenda pazzesca

All’interno del bagagliaio dell’auto sono stati rinvenuti moltissimi capi di vestiario e calzature, tutti firmati, del valore di certo superiore ai 300 euro consentiti. Ogni capo era all’ultima moda, con marche del calibro di Nike e Adidas, un sogno per qualunque appassionato di moda. Ogni cosa è stata posta sotto sequestro e ancora una volta una azione decisamente illegale è stata sventata.

La Guardia di finanza di Ponte Chiasso ha fatto un veloce calcolo per quanto riguarda le tasse che il milanese avrebbe dovuto pagare per introdurre la merce in modo legale nel paese: tra le spese per le tasse doganali, l’Iva e il valore delle scarpe e delle magliette, l’importo totale sarebbe stato di circa una decina di migliaia di euro.