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Se ti arriva un bonifico da un estraneo restituisci subito l’importo | Non è stato un errore, vengono a bussarti alla porta

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Bonifico inatteso: non accettarlo – Lineadiretta24 (foto Corporate+)

Soldi inattesi sul conto corrente? Se ti arriva un bonifico da un estraneo meglio restituirlo. Non immagini di cosa si tratta.

Può capitare a tutti. Fanno un estratto conto, una lista movimenti, e si accorgono di aver ricevuto un bonifico che non aspettavano.

Oppure, per chi ha il servizio attivo, gli arriva un messaggio dalla banca, o una email, che li avvisa della somma ricevuta.

All’inizio si rimane perplessi, e si inizia a fare mente locale. Forse stavo aspettando un pagamento arretrato da qualcuno? E da chi?

Poi subentra l’eccitazione. Bè, se hanno sbagliato, posso tenerli. Come fanno a risalire a me? Nulla di più errato. Se anche tu ricevi un bonifico da un estraneo, meglio restituire subito la somma. E ti spieghiamo perché.

Bonifico da un estraneo: meglio non tenerlo

A parlare di questa eventualità e a spiegare di cosa si tratta, ci ha pensato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. Che sul suo portale mette in guardia da quella che è a tutti gli effetti una truffa ben congegnata, nella quale è facile cadere. 

Non è un errore, ma si tratta di denaro con “provenienza illecita e farlo circolare sul conto di un soggetto del tutto ignaro ha l’unico scopo di indirizzare i sospetti proprio su di lui rendendo difficoltoso risalire al flusso di denaro”. Spieghiamo meglio di cosa stiamo parlando.

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Truffatori online – Lineadiretta24 (foto Corporate+)

In che consiste la truffa

In pratica chi è vittima della truffa del bonifico sbagliato si vede arrivare sul proprio conto corrente una somma che può variare molto, da un soggetto sconosciuto. Poi viene contattato da questo presunto mittente che spiega di aver sbagliato il numero dell’iban verso cui inviare i soldi, e ne chiede la restituzione. Fornisce così il suo, di iban. Se non fosse che non è lo stesso dal quale proviene la somma. In pratica, siamo usati per ripulire del denaro sporco, e potremmo metterci nei guai poiché potremmo essere considerati complici. Per questo, avvisa Dona, “se ci viene indicato un beneficiario diverso da quello di provenienza è bene avvertire la nostra banca e denunciare l’accaduto alle forze di polizia”.

E se ti viene la tentazione di trattenere la somma, meglio desistere. Secondo l’articolo 2033 del Codice Civile questo atto si chiama indebito oggettivo, ovvero “Chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato” ossia di chiederne la restituzione. Quindi è diritto del truffatore pretendere i “suoi” soldi indietro. L’importante è che lo facciamo sullo stesso iban dal quale provengono, e non sull’altro indicato in seguito. E se nessuno ci contatta? Non cambia nulla: la richiesta può avvenire entro 10 anni, termine della prescrizione. Meglio non toccare nulla e rivolgersi alle forze dell’ordine.