La nuova quota pensione consigliata dai CAF | È l’unica per smettere di lavorare prima
Novità assoluta nel campo delle pensioni: una particolare categoria di lavoratori potrà richiedere anticipatamente il sussidio mensile.
La pensione rappresenta senza dubbio un traguardo ambito da milioni di lavoratori, ma negli ultimi anni le soglie anagrafiche e contributive hanno subito ulteriori aggiustamenti dopo i precedenti innalzamenti.
Il sussidio mensile viene infatti erogato ai cittadini che hanno raggiunto una certa età e maturato un determinato range di contributi versati al sistema previdenziale, ed è stato pensato per garantire un reddito ai contribuenti che non sono in grado di lavorare per motivi di anzianità, di invalidità, di inabilità o di superamento dei carichi di lavoro.
Attualmente, l’età pensionabile viene raggiunta a 67 anni, con alcune eccezioni per le categorie protette o per chi ha iniziato a lavorare precocemente.
In altri casi, è possibile richiedere la pensione anticipata (a condizione di aver versato la quota minima di contributi prevista dalla normativa), scelta che però comporta una riduzione dell’importo rispetto alla pensione di vecchiaia. Esistono inoltre alcune categorie di lavoratori che possono iniziare a percepire la pensione a soli 61 anni: scopriamo di che si tratta nel paragrafo successivo.
Pensione a 61 anni: ecco chi può richiederla
Nonostante le modifiche applicate alla recente legge di Bilancio abbiano ridotto la platea dei potenziali beneficiari della pensione anticipata, alcune categorie hanno il diritto di usufruire dell’opzione “Quota 97,6”. Questa misura è conosciuta anche come “scivolo usuranti”, ed è riservata solamente ai lavoratori che hanno svolto mansioni logoranti, oppure notturne, per una grossa fetta della loro vita professionale.
Tale strumento pensionistico spetta infatti ai lavoratori di cave e miniere, agli addetti ai lavori in galleria, ai palombari, ai lavoratori del vetro cavo, agli addetti ai lavori ad alte temperature e ai cassoni ad aria compressa. “Quota 97,6” si rivolge inoltre agli addetti allo smaltimento dell’amianto, ai soggetti che lavorano in spazi ristretti o angusti, agli autisti dei mezzi di trasporto pubblici (con almeno 9 persone a bordo) e agli addetti alla linea a catena, nonché a coloro che svolgono lavoro notturno (ad esempio fornai, panettieri oppure operai su turni) per almeno 78 giorni all’anno.
I requisiti per ottenere la pensione a “Quota 97,6”
Per accedere alla misura pensionistica, il richiedente deve aver compiuto 61 anni e 7 mesi di età e aver accumulato 35 anni di contributi regolarmente versati.
Ricordiamo che, in alternativa, è possibile ricorrere anche ad APE Sociale al compimento dei 63 anni e 5 mesi, mentre per “Quota 103” il metodo di determinazione dell’assegno non seguirà più le regole del sistema misto, ma i vincoli del sistema contributivo.