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“Sei ore d’intervento”: ex di Avanti un altro nel terrore | Il medico sperava andasse meglio

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Avanti un altro! – Lineadiretta24.it

Un ex di Avanti un Altro ha vissuto un vero e proprio incubo. I medici speravano andasse meglio, ma ecco cosa sta succedendo. 

Avanti un Altro è uno degli show del preserale televisivo che più piace al pubblico di Mediaset e non solo. Un calderone di personaggi che fanno divertire il pubblico con le loro apparizioni. Il format del programma è semplice e scorre molto bene, forse è proprio per questo che piace veramente a tutti.

Come tutti sanno, alla conduzione e alla produzione del programma da sempre è presente Paolo Bonolis, un uomo che di televisione ne ha macinata tantissima e che anche se, come dice il suo amico Gerry Scotti ogni anno dice di voler lasciare, probabilmente non lo farà mai veramente.

Paolo Bonolis e Luca Laurenti, al fianco per uno sposalizio che dura ormai da diverso tempo per rendere più piacevole la trasmissione, si avvalgono di volta in volta di una serie di personaggi a cui il pubblico si rivela molto affezionato.

Il dramma di cui tra poco parleremo, ha toccato molto da vicino proprio uno di loro, uno dei più amati ed apprezzati. Scopriamo allora cosa sta succedendo.

Avanti un Altro e il dramma del protagonista

Avanti un Altro ha dato il successo a questo personaggio che per alcuni anni è stato il preferito del pubblico. Adesso però sta cercando il suo posto nella TV e non fa più parte del cast del programma a cui comunque è rimasta molto legata.

La persona di cui stiamo parlando è Paola Caruso, ex Bonas di Avanti un Altro che con le sue vesti sexy, ha fatto perdere la testa a moltissime persone. Proprio lei di recente è tornata a parlare del dramma vissuto da suo figlio Michele vittima di malasanità i Egitto.

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Paola Caruso – Lineadiretta24.it – Fonte: profilo ufficiale Instagram

La storia da strappalacrime

Il bambino mentre erano in vacanza in Egitto ha avuto bisogno di una puntura, che ha però danneggiato i nervi della sua gamba. Il piccolo si è dovuto sottoporre, una volta in Italia, a un delicato intervento “Sei ore di intervento, in anestesia totale. Era l’unico modo per tentare di farlo camminare. Ero terrorizzata, io avevo paura e non sapevo se farlo operare o no. Poi tutti i dottori mi hanno detto che bisognava intervenire e quindi ho detto sì“.

Poi rivela che i medici speravano che la ripresa fosse migliore “l’intervento tecnicamente è andato bene ed ora bisogna aspettare che la natura faccia il suo corso” e poi rivela in merito all’ultimo controllo, che “il dottore mi ha detto che sperava che la situazione fosse migliorata di più