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Mara Venier, picchiata e minacciata con un’arma: una tragedia che le ha segnato la vita

Mara Venier - lineadiretta24.it
Mara Venier – lineadiretta24.it

Mara Venier in passato è stata vittima di violenze, minaccie di morte e stalking: la conduttrice si racconta a cuore aperto.

Le violenze, di qualsiasi forma e intensità, lasciano un segno indelebile nella mente e nel cuore di chi le subisce. In particolar modo se questo avviene per mezzo di una persona vicina emotivamente, lasciando così la vittima impotente di fronte alla situazione. Nonostante le continue battaglie contro la violenza sulle donne, ad oggi vi sono ancora troppe vittime tra le mura domestiche e per mano di persone che non accettano la rottura.

Mara Venier questa situazione l’ha vissuta nella sua pelle, con un ex compagno che l’ha stalkerizzata fino ad arrivare a vere e proprie minacce di morte. Ad oggi l’uomo non c’è più, ma il ricordo nella mente della conduttrice è indelebile, tanto che ha deciso di raccontare quanto accaduto ai microfoni de Il Messaggero.

In questo periodo è stata la protagonista di uno spot che per lei ha un valore inestimabile, la campagna che ha lo scopo di sensibilizzare e aiutare le donne vittime di violenza. “La gelosia, l’umiliazione, il controllo, la molestia. Oltre la violenza fisica esiste anche quella psicologica ed è anche tra le mura di casa. Se pensi di esserne vittima chiama il numero 1522“, spiega la conduttrice durante lo spot.

La storia di Mara

Per Mara, questo spot ha un valore inestimabile in quanto, quello che le è accaduto in passato ha lasciato nella donna un’enorme ferita. “Un altro cerchio della mia vita che si chiudeva: quando ero poco più che ventenne – ha raccontato Mara – sono stata oggetto della violenza, minacciata di morte con un coltello, stalkerizzata per anni. (…) Quando ho girato lo spot che parla di controllo psicologico, economico avevo la voce che si spezzava: era la mia storia”.

La conduttrice spiega come la tenera età sia un fattore rilevante, che rende le vittime ancora più fragili e impotenti. “La Mara di oggi gli avrebbe fatto un paiolo così: quella del tempo era nelle mani di quest’uomo, che ora è morto, aveva paura a denunciare”.

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La rivincita di Mara

“Ripensavo a quando la psicologa mi disse che rischiavo il suicidio, tra botte e umiliazioni. Mi sono ribellata a lei e lui. Ora mi sono dipinta il 1522 sulla mano e non mi pare vero, dopo 50 anni, di essere stata proprio io. Mi sarebbe piaciuto lo vedesse, quello spot, proprio lui”. Mara ad oggi sta bene, e ad aver contribuito a questo è stato anche il suo amore più grande, il marito Nicola Carraro, “l’unico che non voleva cambiarmi. L’unico che non è geloso del mio passato, anche degli uomini del mio passato”