Home » Tumore allo stomaco, non lo beccano mai in tempo: questi sono i sintomi che possono salvarti la vita

Tumore allo stomaco, non lo beccano mai in tempo: questi sono i sintomi che possono salvarti la vita

Cellule-Lineadiretta24

La parola tumore fa sempre paura, e anche se oggi la medicina ha fatto passi da gigante, la prevenzione è l’arma più efficace. Si può riconoscere il tumore allo stomaco?

Tutti i tipi di tumore fanno paura, e sebbene oggi si possa guarire da molti di essi, la prevenzione è sempre l’arma più efficace in nostro possesso. Sottoporsi a visite ed esami regolarmente allontana considerevolmente il rischio di morte poiché se presi in tempo, molti tumori sono facilmente asportabili con una altissima probabilità di guarigione completa.

Ma ci sono sintomi ai quali dovremmo stare attenti? Non tutti i tipi di tumore portano segnali evidenti, a volte restano silenti per anni, finché improvvisamente la salute si aggrava. Altri hanno una sintomatologia particolare e altri ancora, come quello allo stomaco, presenta diversi sintomi in comune con altre patologie ed è per questo fondamentale approfondire qualora se ne presentasse qualcuno. Vediamo quali sono.

I sintomi da non confondere

Come detto il tumore allo stomaco, che è rappresentato da una crescita anomala di cellule maligne nella mucosa gastrica, può essere confuso inizialmente con altre patologie meno gravi perché presenta sintomi molto simili. Ad esempio la gastrite  o l’ulcera, che provocano difficoltà nella digestione, senso di bruciore e di pienezza, gonfiore.

Quando dobbiamo preoccuparci? Quando a questi sintomi, che se trattati con farmaci per le suddette malattie non scompaiono, se ne associano altri come nausea e  vomito con tracce di sangue, sangue nelle feci, difficoltà a deglutire e una inspiegabile perdita di peso, vero campanello d’allarme per molti tipi di tumore.

Generalmente colpisce dopo i 65 anni di età, e ci sono dei fattori di rischio che, come afferma il Dott. Giuseppe Pappalardo su TopDoctors, comprendono: “Fattori genetici: instabilità genetica; gruppo sanguigno A; rischio aumentato nei familiari; Fattori ambientali: dieta con scarsa assunzione di antiossidanti (es. Vitamina C); cibi speziati, salati e affumicati;  Condizioni di rischio: anemia perniciosa; infezione da Helicobacter Pylori; stomaco che ha già subito una resezione”.

Diagnosi e cura

L’unico modo per diagnosticare un tumore allo stomaco è mediante la gastroscopia, una speciale telecamera viene introdotta nell’intestino e riesce a identificare la sede tumorale con precisione permettendone la rimozione. Esame invasivo e fastidioso, certo, ma essenziale e spesso salvavita. A questa seguono altri esami specifici.

La cura dipende dal tipo di tumore, dal suo sviluppo e da altri fattori che i medici considerano in accordo tra loro. Può essere asportata sia una sola parte di stomaco che tutto l’organo, e in seguito si può sottoporre il paziente a chemioterapia o radioterapia. Purtroppo, come ricorda Airc, la Fondazione per la Ricerca sul Cancro“Se il tumore è limitato alla sottomucosa dello stomaco e non sono presenti metastasi, la sopravvivenza a 5 anni è del 90 per cento. In caso di cancro gastrico a uno stadio avanzato, la sopravvivenza a 5 anni scende a circa il 25 per cento”.