Dona la casa ai tuoi figli e non paghi le tasse: tutto vero e LEGALE, l’avvocato ti spiega come fare I Non lo sa praticamente nessuno

C’è un modo per non pagare le tasse. Dona la tua casa ai tuoi figli, ma segui i consigli dell’avvocato. È tutto perfettamente legale.
Sembra assurdo ma la decisione di donare un immobile a qualcuno è gravata dalle solite tasse da pagare. Ebbene si, anche un regalo viene tassato.
Solitamente come è quasi ovvio la donazione avviene tra genitore e figlio, ma in alcuni casi le due parti possono anche non essere parenti, se c’è un forte attaccamento, un rapporto di stima o amicizia.
L’atto deve avvenire davanti ad un notaio e alla presenza di due testimoni, con tanto di contratto. Ma ci sono delle regole ben precise da rispettare, e delle tasse da pagare, come anticipato.
Se non vuoi pagare c’è un modo che è perfettamente legale. Andiamo a vedere cosa devi fare.
Donare la casa senza pagare le tasse
Donare la casa ai figli significa nella sostanza anticipare una parte dell’eredità, pertanto la prima regola da rispettare per poterlo fare è che questo atto non vada a intaccare le quote di eredità che spetterebbero agli altri eredi legittimi.
Ma quanto c’è da pagare? La donazione di un’immobile prevede intanto una tassa chiamata imposta di donazione che è pari al 4% del valore catastale dell’immobile. C’è da specificare però che questa imposta viene applicata soltanto quando il valore della casa supera il milione di euro, e solo sulla cifra eccedente tale somma. Ma vi sono anche le cosiddette imposte ipotecarie, che sarebbero il 2% del valore dell’immobile, quelle catastali, pari all’1% del valore, quelle di registro e di bollo che ammontano rispettivamente a 200 euro e a 230 euro. Oltre poi alle spese notarili, che variano. E non sono poche.

Il metodo legale
Vi sono poi due tipi di donazione, diretta e indiretta. La differenza è che mentre nella prima la casa da donare è proprietà del genitore, nella seconda il genitore paga ma intesta la casa al figlio. Come non versare tasse? Semplice, si può intestare la casa al figlio riservandosi però l’usufrutto, ovvero il diritto di goderne fino alla eventuale dipartita. Si parla in questo caso di nuda proprietà. Una volta che le condizioni dovessero cambiare, il figlio non dovrà fare altro che eseguire una voltura al catasto per diventare proprietario effettivo.
Come detto però occorre fare attenzione a rispettare le quote legittime degli altri eredi affinché non possano contestare tale donazione. Oppure far loro sottoscrivere una dichiarazione attraverso la quale rinunciano all’azione di riduzione, ovvero quel meccanismo che consente loro di opporsi a tale eredità ad altri e richiedere che venga, appunto, ridotta.