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Clima impazzito | Tornano api, zanzare e pure molti malesseri: occhio a questi sintomi

Clima impazzito – Lineadiretta24

Il clima è impazzito: l’allarme arriva da Coldiretti, l’anticipo di primavera può provocare l’insorgenza di alcuni sintomi debilitanti.

Milioni di italiani hanno atteso invano l’arrivo della neve in concomitanza con il lungo ponte natalizio. Le precipitazioni, però, hanno interessato prevalentemente il nord, e a ritmo discontinuo. Lo scorso dicembre si è distinto dai precedenti per l’anomalo picco di alte temperature rispetto ai normali valori stagionali, e Coldiretti ha analizzato il fenomeno.

Dicembre 2022 ha segnato un incremento di 1,15 gradi in più rispetto allo storico del periodo, documentato dalla banca dati aggiornata Isac Cnr. Tale ente registra le temperature medie stagionali sin dal 1800, e definisce il 2022 come l’anno più bollente in riferimento al range 1991-2020. Inoltre, Coldiretti segnala anche una riduzione del 30% rispetto alle precipitazioni normalmente previste nell’annualità solare.

Tale anomalia preoccupa gli esperti, e Coldiretti annuncia: “La mancanza di precipitazioni e le temperature troppo alte per l’innevamento artificiale hanno provocato la chiusura di molti impianti, ed è destinata ad avere effetti non solo sulle piste da sci, ma sull’intera economia che ruota intorno al turismo invernale, che ha un valore stimato – prima dell’emergenza Covid – tra i 10 e i 12 miliardi di euro all’anno tra diretto, indotto e filiera, dall’alloggio alla ristorazione, dagli agriturismi ai rifugi fino alle malghe.”.

E inoltre: “Anche il caldo è anomalo con le coltivazioni, ingannate da una finta primavera, che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con gemme e fioriture anomale, dalle mimose ai limoni. Il rischio concreto è che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri“. 

Clima fuori controllo, la primavera anticipata avrà rilevanti effetti sulla salute

Secondo l’analisi condotta da Coldiretti, e facilmente verificabile anche dai profani, le temperature medie del periodo sembrano suggerire un avvento anticipato della primavera. Tale evenienza sta portando alla diffusione nell’aria dei pollini, solitamente prevista a partire dai mesi di marzo e aprile. Le miti condizioni termiche, infatti, stanno risvegliando prematuramente le zanzare, nonché le api responsabili del processo di impollinazione.

All’influenza stagionale, dunque, occorrerà mettere in preventivo anche l’insorgenza di numerosi fenomeni allergici, oltre che i sintomi più comuni del cambio di stagione. Consigliamo dunque di preparare scorte di antistaminici: una recente stima ha calcolato che circa il 25% della popolazione soffre di disturbi allergici. Scopriamo inoltre quali saranno i sintomi più comunemente ravvisabili, in relazione alle anomalie climatiche con cui il 2023 ha visto recentemente la luce.

clima impazzito – lineadiretta24.it (fonte pexels)

Primavera anticipata: ecco i sintomi da mettere in preventivo

Se, dal punto di vista botanico, le colture subiranno uno sviluppo anticipato, con il rischio di collassare durante le repentine gelate notturne, le anomalie climatiche apporteranno prevedibili effetti anche sull’essere umano. I soggetti allergici ai pollini, infatti, spesso controllano pedissequamente i calendari della fioriture. Tale espediente agevola i potenziali pazienti nella gestione dell’allergia, ma il 2023 sta completamente scombinando le tempistiche previste per il periodo.

Occorre quindi attuare tutte le misure di prevenzione del caso, pronosticando in tempo utile, inoltre, potenziali episodi di astenia, mal di testa, scarso appetito e un ciclo sonno-veglia completamente scombussolato. Come ben sappiamo, il corpo umano è sensibile ai cambiamenti di stagione e alle bizze del clima: cerchiamo dunque di prepararlo adeguatamente, monitorando costantemente i bollettini meteo. Un altro suggerimento utile è quello di integrare abbondantemente vitamine quali B6, B12, e sali minerali essenziali come ferro, potassio e magnesio.