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Intelligenza artificiale | Addio posti di lavoro: scatta l’allarme

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Intelligenza artificiale – lineadiretta24.it (fonte web)

Intelligenza artificiale: la nuova creatura di Elon Musk potrebbe ben presto soppiantare l’essere umano nel mondo del lavoro.

L’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk domina da anni il mercato delle automobili elettriche, nonché quello dello sviluppo di intelligenze artificiali. Considerato dalla rivista “Forbes” il secondo uomo più ricco del pianeta, alle calcagna di Jeff Bezos, il miliardario ha fondato la compagnia aerospaziale Space-X, sconvolgendo inoltre il settore dei trasporti con l’innovativa Tesla.

La recente acquisizione della mastodontica piattaforma Twitter, inoltre, gli ha regalato ulteriore lustro, consacrandolo ad idolo pop delle masse. Imprenditore visionario e lungimirante, Elon Musk sta inoltre sviluppando un progetto parallelo nella sua poliedrica produzione: l’intelligenza artificiale ChatGPT. Questa futuristica tecnologia potrebbe a breve sostituire l’essere umano in numerosi abiti lavorativi, con ripercussioni severe anche nel panorama dell’istruzione.

Elon Musk pronto a varare Chat GPT: l’intelligenza artificiale soppianterà l’uomo?

Nonostante ChatGPT sia al momento disponibile solamente in versione beta, e sia stato testato su campioni di volontari, gli effetti del progetto potrebbero recare a breve contraccolpi devastanti sul tessuto produttivo mondiale. Si tratta sostanzialmente di un modello di chatbot, simile alle intelligenze artificiali di sostegno in molti portali di assistenza clienti.

A differenza dei suoi antenati, però, ChatGPT si rivela in grado di interfacciarsi con gli utenti in modo sorprendentemente intuitivo e personalizzato. Se un fruitore, ad esempio, rivolge una richiesta al sistema, esso adeguerà il suo linguaggio a quello dell’interlocutore, presentando una risposta ad-hoc, e superando ampiamente le prestazioni di una semplice ricerca su Google.

Questo nuovo sistema potrebbe dunque sancire la fine dei compiti scritti per gli studenti, nonché delle tesi di laurea. ChatGPT si sta rivelando infatti in grado di produrre contenuti originali e attinti dalle fonti più disparate. Lo stesso potrebbe valere, in un recente futuro, anche per molti tipi di professioni, come ad esempio segretari, contabili, addetti all’assistenza, creativi e scrittori.

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intelligenza artificiale – lineadiretta24.it (fonte pexels)

Implicazioni future e potenziali falle nel sistema

Il “New York Times” ha deciso di sfidare la tecnologia impiegata da ChatGPT, invitandolo a compilare alcuni compiti scolastici di quarta elementare. Il risultato ha scioccato gli aderenti all’esperimento: il sistema riesce facilmente ad ingannare la percezione degli educatori, simulando gli sforzi didattici di un bimbo in quella fascia d’età.

Le implicazioni della diffusione di ChatGPT possono rivelarsi molteplici: il sistema è in grado di aggirare le norme sul Copyright, con il suo sistema di taglia e cuci automatico? E, in secondo luogo, si rivelerà in grado di controllare l’autorevolezza delle fonti citate? Last, but not least: quali saranno le ripercussioni su milioni di lavoratori digitali?