
Sale il termometro per la finale di Parigi
Djokovic subisce, ma supera Gulbis. Nadal fortificato dal termometro impazzito si fortifica e si libera agevolmente del britannico.{ads1} Atmosfera tesa per Djokovic e Gulbis iniziano col piede sul freno: entrambi devono recuperare nei primi rispettivi game sotto 0-30. Nole costringe il lettone a rispondere col dritto in posizioni scomode. E’ questa la strategia prescelta: approfittare dei punti deboli del colpo messo a punto recentemente da Gulbis , testa di serie numero 6, che quando è costretto a impattare in corsa è più incline allo sbaglio.
Tra tensione e concentrazione la partita di Nole è contratta, lui si affida spesso agli sguardi dell’angolo e per riscattare situazioni rischiose ricorre al servizio. Sul 2 a 1 e 15-40 ci sono le prime due palle break a favore del lettone, fortunato il serbo perché l’avversario monta e smonta da sé. Si salva: 2 pari, ma tanti, troppi errori. Occasione persa e contro occasione, ecco che sulla palla utile del break per Djoko, a Gulbis scappa il dritto. Il serbo da quì si scoglie e dopo un siparietto in cui simpatizza col pubblico – come usuale in questo torneo per lui – chiude la prima fase di gara 6 a 3. Il secondo set è una replica del primo, Ernest Gulbis fa tutto bene, ma si perde nei passaggi chiave. Anche stavolta è 6 a 3. L’inversione di tendenza arriva nel terzo set: sul 3 a 2, nel game più lungo, sembra piegata l’ultima resistenza del lettone dopo che Novak salva due palle break. Sembra, perché invece c’è il risveglio, Gulbis affonda, serve per il match e se lo aggiudica 6 a 3 chiudendo in bellezza con doppio Ace sul suo turno di battuta.
In avvio del quarto, durante il terzo gioco Djokovic può approfittare a sua volta di 2 occasioni di break quando Gulbis accenna un malessere alla schiena. Il lettone vince la battaglia del tocco e di belle giocate, ma accusa difficoltà nelle torsioni. Nole, innervosito dal caldo, è il primo a perdere le staffe, si lascia andare e spacca la racchetta.
Il caldo la fa da padrone. Il numero 2 dell’Atp lo sopporta male e questo è evidente, boccheggia ,si lamenta, ma sul 3 a 4 trova la forza di procurarsi la palla decisiva per allungare. Con l’aiuto di Gulbis poi è tutto più facile: doppio fallo del lettone sullo 0-30 e improvvisamente il serbo può servire per il match. Zampata finale: 8 punti a suo favore giocati magistralmente e il passaggio in finale è missione compiuta. Bravo a ritrovare le forze, Nole è il sesto giocatore dell’era Open a disputare 2 finali in ogni torneo Slam.
Il fattore temperatura incide anche nella seconda semifinale, ma è tutto a favore di uno dei due giocatori: il caldo secco e asciutto rende il campo lento e l’arrotata palla iberica rimbalza più alta e diventa più insidiosa. A farne le spese lo scozzese. I precedenti che dicono Nadal, dopo l’intensa partita del Foro Italico, hanno acceso le speranze dei tifosi dello scozzese.
Al primo game del match, arrivano subito 2 palle break per Rafael Nadal, ed è immediatamente 2 a 0. Avvio brillante e dritto devastante che lo porta 3 a 0 in soli 11 minuti. Il primo set vola via rapidissimo, in 34 minuti il mancino di Spagna arraffa il set con un netto 6 a 3. Allo start del secondo set, Andy tira profondissimo, ma dura poco, nel gioco di gambe oggi non c’è confronto, il numero 1 dell’Atp lavora ai fianchi e conquista il meritato break che presagisce il finale di set. E’ ancora 6 a 2. Match senza speranze e senza energie, la palla dei due giocatori ha un peso molto diversi in questa giornata.
Il terzo set vuol dire per Murray terzo doppio fallo e terza palla break contro, così al terzo gioco lo spagnolo strappa la battuta all’avversario. Poi dilaga, non concede nulla e in 1 ora e 40 dopo aver dominato, si conquista la nona finale sulla terra battuta del Roland Garros.
A giustificare la brutta prova del britannico, le condizioni di partenza, Murray , che ancora deve recuperare dopo l’intervento, sulle gambe e nella testa ha 4 ore e mezza di battaglia con Monfils e con Kohlschreiber.
Adesso, in linea con i pronostici la sfida si rinnova: ennesimo capitolo e sarà di nuovo contro Djokovic – Nadal. La posta è alta, va oltre la classifica, per quel che rappresenta questo Slam è un momento cruciale del dualismo fra questi due protagonisti. Anche le condizioni climatiche, quanto farà caldo e se sarà più o meno nuvoloso, dopo quello che si è visto oggi, dovranno essere monitorate dai due campioni e dai loro tifosi.
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