
Omicidio stradale: è legge
Da anni l’Italia attendeva una legge dura sul reato di omicidio stradale. La proposta di legge è stata presentata al Senato, e successivamente accolta con 149 voti a favore, 3 voti contrari e 15 astenuti dall’esprimere un giudizio sulla questione. Le vittime della strada nel nostro Paese sono davvero troppe, e questo dato è civilmente e umanamente inaccettabile. L’omicidio stradale è finalmente diventato un reato a parte. Nel caso in cui venga causata la morte di una persona a seguito di violazione del codice della strada, resta invariata la pena che era stata già prevista dalla legge italiana (dai 2 ai 7 anni). Ma questo finora non è stato sufficiente affinché diminuisse il numero delle vittime della strada. Ci voleva il pugno di ferro. Con la nuova legge infatti, se si uccide una persona mentre si guida il proprio veicolo in stato di ebbrezza gravissima (oltre 1,5 grammi di tasso alcolemico per litro, o sotto effetto di stupefacenti), si rischiano dagli 8 ai 12 anni di carcere. La pena per chi commette un omicidio stradale, avendo in corpo un tasso alcolemico di 0,8 grammi per litro, o a seguito di gravi infrazioni del codice della strada come eccesso di velocità, inversioni assolutamente illegali, guida contromano, andrà invece dai 5 ai 10 anni di reclusione. Nel caso in cui nell’incidente muoiano più persone invece, la pena prevista è quella di 18 anni di carcere. Ci sono importanti novità all’orizzonte anche per le lesioni stradali gravi, seppur senza causare il decesso della vittima, e per la vigliacca fuga del conducente a seguito dell’incidente. Il reato di omissione di soccorso infatti sarà punito con 3 anni di reclusione, in caso di lesioni gravi, e con 5 anni di reclusione, in caso di omicidio. Aumentano le aggravanti se il colpevole è alla guida del veicolo senza patente e senza assicurazione.
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