Già messo sotto accusa nella prima metà di dicembre per il monitoraggio di ciò che viene digitato, anche se non pubblicato, nella sezione ” A cosa stai pensando?”, Facebook oggi è di nuovo nell’occhio del mirino grazie alla “class action” mossa da due cittadini americani, Matthew Campbell e Michael Hurley, secondo la quale il social network intercetterebbe i messaggi privati di tutti gli utenti.