20 agosto 2013
Filippo Deodato
Geologia di un padre, ultima fatica letteraria di Valerio Magrelli, somiglia misteriosamente a una delle sculture uscite dalle ruvide mani del romeno Brancusi; entrambe possiedono l’essenzialità raggiunta attraverso il paziente e oculato lavoro dell’artigiano; entrambe testimoniano l’atto doloroso della scelta, che esclude, toglie, scarta e che diventa un poetico precipitato di bellezza, di verità. Il necessario si fa forma e significato, distillato inevitabile dei più reconditi desideri dell’artista.